Ieri mi è capitato di nuovo.
Non so se è mai successo anche a voi.
Ho sentito il bisogno di rallentare.
Dopo aver terminato con gli appuntamenti della giornata, la mia mente è andata immediatamente a cercare quali altri compiti avrei dovuto completare.
C’erano alcune mail, non urgenti, che avevo contrassegnato per ricordarmi di rileggere e riconsiderare.
Mi ero ripromessa di riordinare il cassetto delle calze che sono spaiate e quando ho fretta non riesco ad accoppiare.
Avrei dovuto scannerizzare i documenti da inviare alla commercialista per la dichiarazione dei redditi.
La lista avrebbe potuto continuare a lungo.
Ma appena il mio cervello ha cominciato a programmare anche solo una di queste azioni, ho sentito una stretta allo stomaco.
Negli ultimi anni ho imparato ad ascoltare il linguaggio del mio corpo.
Mi avverte quando sto esagerando.
Sarà la saggezza degli ANTA…
Comunque quando mi manda alcuni segnali so che mi devo fermare.
Allora mi sono preparata una tisana e ho chiesto a mia figlia di farmi compagnia sul divano a vedere una serie tv.
I sensi di colpa che provavo una volta quando mi “concedevo” una pausa non li provo più.
Perché SENTIRE, ACCETTARE, LEGITTIMARE i propri limiti è una competenza personale.
Nessuno sa meglio di noi quando è il momento di fermarsi o di darsi una mossa.
A condizione di aver imparato ad ASCOLTARE i segnali del proprio corpo.
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