UN SALUTO AI MIEI PAZIENTI
Posto la foto dello scorcio di giardino che potete vedere quando siete in seduta.
I fiori non hanno smesso di sbocciare, ma la poltrona, la vostra poltrona rimane vuota e mi mancate.
Perchè se è vero che la maggior parte di voi la vedo via skype, mi manca il modo in cui mi salutate entrando, ognuno con i propri riti.
Mi manca vedervi muovere e agitare,
mi manca “sentire” le vostre emozioni come una scarica che collega la mia e la vostra poltrona.
Per fortuna la tecnologia ci permette di rimanere in contatto, di continuare il nostro lavoro insieme.
Ma l’assenza della vostra presenza comincia a pesarmi.
Quando tutto sarà finito, ed arriverà quel momento, il mio, il vostro studio tornerà ad animarsi e non sarà più come prima: perchè allora avrò sperimentato quanto mi siete mancati.
Un saluto con affetto profondo.